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31 July, 2023 | Design, News

5 cose da evitare per ottenere un rendering fotorealistico con DomuS3D

In questo articolo vedremo quali sono gli errori da non fare quando si realizza un rendering fotorealistico di Interior Design con il software di progettazione DomuS3D.

Il software professionale DomuS3D permette di progettare una stanza o un intero appartamento in modo facile e veloce. A partire dal disegno della planimetria, sino alla progettazione in 3D, il progettista è in grado di costruire ed arredare qualsiasi tipo di ambiente in modo da riuscire a proporre al proprio cliente una rappresentazione grafica realistica estremamente convincente. Una volta terminata la fase di progettazione, l’utente DomuS3D è in grado di generare un rendering fotorealistico dell’ambiente appena creato. Il programma, infatti, integra il motore di rendering V-Ray, che permette di ottenere immagini di ottima qualità in tempi rapidi. In modo analogo si possono realizzare anche panoramiche a 360°, nonché immagini per i visori 3D in Realtà Virtuale (VR).

L’integrazione del motore di rendering V-Ray in DomuS3D è ottimizzata in modo da permettere a tutti gli utenti del programma di realizzare rendering fotorealistici con grande facilità. Tuttavia ci sono alcuni accorgimenti da seguire, preferibilmente, se si vogliono ottenere immagini di rendering che riproducano con il maggior realismo possibile l’ambiente appena progettato in 3D.

In questo articolo vedremo alcuni degli errori da NON commettere se si vuole creare un’immagine di rendering che sia veramente fotorealistica ed in grado di generare l’effetto WOW nel nostro cliente.

5 Errori da NON fare

1 – Sbagliare il punto di vista

Il rendering è come una fotografia, ciò significa che il punto di vista e l’inquadratura, così come in uno scatto fotografico, sono importanti per ottenere un’immagine che trasmetta sensazioni e concetti positivi. Per questo motivo, scegliere in modo corretto il punto di vista ti aiuterà ad ottenere un’immagine più realistica e quindi più convincente da mostrare al tuo cliente. Questo risultato è ottenibile prestando attenzione a 3 principali fattori: la prospettiva, l’elevazione del punto di vista e l’apertura focale.

Per prima cosa è fondamentale assicurarsi che la prospettiva sia a “quadro verticale”, evitando una prospettiva a “quadro obliquo/inclinato”. Quest’ultima renderà l’immagine innaturale e vertiginosa, facendo apparire l’ambiente meno gradevole. In DomuS3D, quando siamo nella finestra di navigazione virtuale con un semplice click del tasto N della tastiera, si “normalizza” la vista, ottenendo in tal modo immagini con pareti perfettamente verticali: il segreto consiste nel posizionare il “fuoco” alla stessa altezza del punto di vista.

Inoltre, non bisogna sottovalutare l’altezza del punto di vista: in un rendering di interior design l’altezza consigliata è tra i 90 e i 130 cm. da terra.

Infine, un ulteriore parametro da prendere in considerazione, è l’apertura focale o campo visivo (in inglese FOV: Field Of View).
Si tratta dello stesso effetto che si ottiene con una macchina fotografica utilizzando obiettivi grandangolari (obiettivi con lunghezza focale generalmente dai 12 ai 35 mm.) piuttosto che obiettivi con la focale standard da 50 mm., piuttosto che teleobiettivi con focali superiori a 100 mm. In ambienti piccoli e/o con poca profondità può risultare utile usare un grandangolo (angolo di campo oltre i 60°) per poter disporre di un maggior campo visivo, o al contrario, in ambienti più grandi, per evitare distorsioni prospettiche, è consigliabile usare un angolo di campo minore (45° – 55°).

A sinistra una prospettiva non corretta. A destra una prospettiva corretta a quadro verticale.

2 – Non curare l’illuminazione

In un rendering di interior design la gestione delle luci è di fondamentale importanza per ottenere un’immagine che abbia un’atmosfera gradevole. L’ambiente progettato, come nella realtà, può essere illuminato da luce naturale, luce artificiale oppure da una oculata combinazione delle due. Con la luce solare (sole e cielo), ad esempio, è possibile simulare le varie fasi del giorno (mattino, pomeriggio, tramonto, etc.) conferendo alla nostra immagine l’atmosfera desiderata, anche in base allo scopo del rendering. È importante gestire la luce solare evitando di avere zone eccessivamente sovraesposte oppure troppo buie, così da permettere di individuare con chiarezza tutti gli elementi e i materiali del progetto. La luce solare, insieme al cielo, è sicuramente l’illuminazione più naturale, suggestiva e “realistica”, se gestita correttamente.

Parlando invece di illuminazione artificiale, in DomuS3D possiamo inserire nel progetto lampadine, faretti e anche strisce LED, così da ricreare con precisione l’illuminazione reale di una stanza. Con le luci artificiali possiamo dare maggior risalto ad una particolare zona dell’ambiente o ad un determinato arredo, creando interessanti effetti di chiaro-scuro che conferiranno all’ambiente un realismo maggiore. Inoltre, in DomuS3D puoi riprodurre lo schema d’illuminazione reale di una specifica sorgente illuminante grazie ai file IES resi disponibili dal produttore stesso.

Un ambiente bagno in cui l’illuminazione riesce a conferire un atmosfera realistica e coinvolgente. Immagine realizzata con DomuS3D.

3 – Dimenticarsi di accessori e soprammobili

Per dare un maggior senso di realismo al vostro rendering non bisogna scordarsi di inserire nell’ambiente accessori, soprammobili e complementi vari. Ad esempio, se si tratta di un bagno, puoi aggiungere asciugamani e accappatoi, oppure posizionare vicino al lavabo prodotti di igiene personale o boccette di profumo, o ancora, posizionare spazzolini, un phon o una piastra per capelli. Questi elementi daranno al tuo ambiente quel senso di “vissuto”, conferendo un maggior effetto fotografico alla tua immagine. Ovviamente non bisogna esagerare. Bastano pochi elementi per dare quel tocco di realismo ricercato; al contrario, riempire il progetto di accessori e soprammobili rischierebbe di rendere l’ambiente troppo caotico e distoglierebbe l’attenzione dai particolari più importanti della scena. In DomuS3D è presente una ricca libreria di accessori, ma è anche possibile importare oggetti 3D da librerie esterne se desideriamo inserire qualcosa che non è ancora presente nella libreria.

Libri, vasi e soprammobili conferiscono maggiore realismo a questo rendering di un ambiente living. Immagine realizzata con DomuS3D.

4 – Non settare i Materiali

La corretta scelta dei materiali (legno, ceramica, marmo, etc.) assegnati agli elementi del progetto e le impostazioni dei loro parametri rappresentano uno dei passi fondamentali per ottenere un’immagine di rendering fotorealistica. DomuS3D possiede una libreria molto fornita di materiali, già ottimizzati e pronti all’uso da applicare a piacimento sugli arredi e sugli elementi architettonici presenti nel progetto. Un materiale di qualità deve innanzitutto partire da una texture di alta qualità. Questa non deve presentare vignettature, colpi di flash, oppure ombre marcate. Inoltre, la texture deve necessariamente essere “seamless”, cioè speculare e continua, per evitare di avere l’effetto “patchwork” non realistico di discontinuità grafica ripetitiva.

Infine, per una resa ottimale del materiale sull’elemento 3D, c’è bisogno di una ulteriore elaborazione chiamata “mappatura” per descrivere in modo più dettagliato in che modo la texture viene “spalmata” sull’elemento. Solo in questo modo si possono applicare con autentico realismo molte tipologie di materiali.

Dalle piastrelle ai tessuti, fino all’acqua della piscina. I materiali in questo rendering sono curati nei minimi dettagli.

5 – Scordarsi della Post-Produzione

Una volta completata l’immagine di rendering è possibile modificarla o correggerla in post-produzione. Infatti, anche se abbiamo settato l’illuminazione in modo perfetto, curato i materiali e individuato la giusta inquadratura, è comunque importante intervenire in post-produzione per perfezionare l’immagine o eliminare qualche piccolo difetto. DomuS3D contiene al suo interno un pratico modulo di post-produzione che ti consente di intervenire su molti parametri come contrasto, saturazione, esposizione, ombre, bilanciamento colori, etc. Inoltre, in DomuS3D, è possibile agire sulla intensità delle luci presenti nel progetto direttamente in post-produzione, senza dover rilanciare un nuovo rendering.

Approfondisci qui la post-produzione in DomuS3D.

In DomuS3D puoi settare le luci del progetto anche in post-produzione.

Abbiamo elencato alcuni degli errori assolutamente da NON commettere se si vuole ottenere un’immagine di rendering con DomuS3D che sia il più realistica possibile. Per saperne di più, su tutti questi argomenti ti consigliamo di seguire i nostri corsi di formazione online oltre a consultare la Guida Online di DomuS3D. Infine, per approfondire l’argomento rendering rimani aggiornato sui prossimi appuntamenti del Master sul Rendering con DomuS3D, l’evento divulgativo itinerante dedicato alle tecniche di rendering.